cane in giardino

E’ sempre attuale la convinzione che il cane sia felice ed appagato di vivere in giardino, questo perchè si dice che il nostro amato cane nasca per fare la guardia, per la difesa, e che inoltre nel giardino (che è sempre bello, grande e curato) può correre, giocare, annusare… insomma ha tutto ciò che gli serve.
Ma queste convinzioni non tengono conto di due aspetti molto importanti: i cani sono animali sociali e in più hanno una profondità emotiva. Questo vuol dire che i nostri cani hanno bisogno di vivere con noi in casa, così da sentirsi integrati nel gruppo famiglia, imparare a gestire tempi, spazi, regole e abitudini di casa. Vivendo in casa con noi, i nostri cani potranno seguirci anche in vacanza in quanto abituati, non dovremo temere danni in alberghi, b&b, ristoranti, ecc.

L’altro aspetto fondamentale è quello emotivo-relazionale, ogni cane vive male il distacco dal proprio nucleo familiare, non è per niente contento di quella che percepisce come un’estromissione (il concetto di tana, di famiglia è molto ristretto; il giardino è solo una proprietà, ma non è casa).
Vivere (buttato) in giardino non permette al cane di avere un attaccamento con il suo gruppo, manca l’affiliazione, manca il parlarsi, il giocare…alla fine non ci si conosce e non ci potrà mai essere vera stima (come si fa a conoscersi ed amarsi se non si vive insieme?), inoltre il cane non imparerà mai a gestire stress (del vivere solo, di non avere contatti sociali, della noia e dell’inappagamento) e frustrazione (di vedere e sapere la propria famiglia dentro e lui da solo fuori).

Per una specie sociale l’estromissione è una grave punizione che danneggia ogni forma di relazione sana. Alla lunga sarà il cane a preferire di stare fuori, perchè ormai si concepisce come individuo solitario, quello è il segno che abbiamo fallito. I cani buttati in giardino generalmente non hanno autocontrolli, mostrano comportamenti reattivi, nervosi e stereotipati (abbai eccessivi, distruzioni, corse lungo le recinzioni, ecc). Di solito ci si appiglia ai classici alibi:

  • non si ha tempo: il lavoro e i vari impegni di solito sono situazioni preesistenti, pertanto è più sensato valutare prima e con molta cura se si è nelle condizioni di poter vivere con un cane;
  • il giardino è bellissimo: non importa, il cane è sociale e deve vivere in gruppo, non possiamo alterare la sua natura per vecchie credenze o capricci nostri;
  • cane grande/casa piccola: scoop,anche un cane grande può stare in casa, in quanto nella propria tana ci si riposa o al massimo si interagisce col resto del gruppo. Le corse, i giochi sfrenati, le esplorazioni si fanno fuori. La cosa necessaria è che il cane abbia il proprio spazio, non serve altro.
  • è una razza da esterno: i cani non sono piante, non esistono le razze da esterno, esistono i cani: esseri sociali. Perfino un Pastore Maremmano Abruzzese può essere gestito in casa, checchè se ne dica. Le razze da guardiania proteggono il gruppo sociale (ad esempio il gregge), buttate in giardino da sole non avrebbero un gruppo sociale, quindi questa prerogativa viene meno per lasciar posto alla possessività, che se aggiunta alle conseguenze negative dette prima, produrrà cani ingestibili e da temere. Se vogliamo lasciarle in giardino, almeno siamo un po’ più coerenti e prendiamo anche un bel gregge da difendere e magari anche qualche lupo, così almeno ricreeremo le condizioni per appagare queste razze.

Il giardino può essere il posto dove stendersi al sole, dove giocare insieme, dove divertirsi con noi…ma mai la sua casa.

Cani e giardino

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