cane sereno in famiglia

Dal sondaggio “Più facile in casa o fuori?” il 77% ha risposto in casa, mentre il restante 23% fuori. Questo era auspicabile e dovrebbe essere la norma, in quanto in casa qualunque tipo di cane (ansioso, reattivo, pauroso) si deve sentire più tranquillo poichè sta con il suo gruppo familiare di riferimento, nella sua zona sicura, e sa che in quel contesto non accade nulla di brutto. Purtroppo non sempre è così. Capita infatti che i cani manifestano stati di agitazione, di paura o di nervosismo ingestibile anche in casa e questo, salvo patologie organiche, è un segnale di forte malessere del cane quasi come se la sua famiglia o la sua casa non avessero rilevanza o un effetto positivo. Questo oltre ad essere triste, per il cane è anche abbastanza grave perchè appunto vuol dire che per lui sia la sua famiglia che la sua casa non sono di alcun aiuto o conforto. Ma questo da cosa dipende? Ci sono diverse cause che originano questa condizione: ci possono essere fattori ambientali che possono essere interni alla casa (paura di una stanza, degli oggetti, se introduciamo un nuovo mobilio il cane può andare in tilt) o esterni (rumori forti o continui se si vive in una zona residenziale molto trafficata, o un evento di tipo acustico che innervosisce il cane, spesso di difficile individuazione se non si è sempre presenti in casa); oppure fattori sociali, ad esempio il cane che ha paura di uno o più componenti della famiglia, anche di un altro animale convivente, o comunque di persone che frequentano la casa assiduamente (domestica, babysitter).

Mai come in questo caso è di fondamentale importanza capire perchè il nostro cane non stia tranquillo in casa, luogo che per lui dovrebbe essere una roccaforte, e con la sua famiglia a cui dovrebbe affidarsi; va da sè che se non si individua la causa e non si aiuta il cane a superare questa condizione, questo malessere si ripercuote anche all’esterno e potrebbe degenerare con il tempo.

Per quanto riguarda il contesto esterno, tendenzialmente il cane nervoso, reattivo, agitato risulta di difficile gestione proprio perchè è esposto a tutti quegli stimoli o condizioni ambientali che lo innervosiscono, agitano, incutono timore, che possono essere la vicinanza a persone estranee o altri cani, paura delle macchine o dei forti rumori: un esempio classico è una fiera: folla, rumori, musica alta, cibo… una situazione che non si addice affatto ad un cane. E’ il caso del flooding, ovvero la sovraesposizione a più stimoli forti da parte di individuo non abituato: il cane non riesce ad elaborare contemporaneamente tutti gli stimoli e ne viene sopraffatto, precipitando in uno stato di forte agitazione detto overload sensoriale.
In questi casi è davvero importante conoscere il proprio cane, per capire quale stimolo lo mette in difficoltà o lo innervosisce, ad esempio se per strada tira, ansima e risulta nervoso, si proverà a portarlo in un contesto più ovattato (parco, campagna) valutando eventuali differenze comportamentali.

Ancora una volta è chiaro che noi abbiamo un ruolo centrale nella convivenza con i nostri cani. Più che comando o autorità le parole chiave devono essere relazione, conoscenza del proprio cane, e costruzione di un rapporto di fiducia con lui, in modo da farlo sentire sempre al sicuro e perchè se lui è felice… noi lo siamo di più.

Sereno dentro, felice fuori

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