I cani sentono l'odore delle emozioni
I cani sentono l’odore delle emozioni

La comunicazione all’interno di una specie è resa possibile grazie ad una straordinaria gamma di fattori biologici, neurali, comportamentali e sociali ed all’ampia gamma di mezzi condivisi che potrebbe essere acustica, chimica, meccanica, ottica o qualche combinazione di questi.

All’interno di una specie esistono vari canali comunicativi con i quali è possibile interagire. Una forma di comunicazione profonda ed efficace, in quanto inconscia (al di sotto della soglia di coscienza), è caratterizzata dai segnali olfattivi, ovvero la via più diretta e genuina per la condivisione delle emozioni.

è possibile comunicare in modo inconscio tra specie diverse?

Questo studio del dott. D’Aniello, si ispira all’assunto che la chemio-ricezione (sensibilità agli stimoli chimici) è il senso più antico che ha preceduto l’evoluzione dei sistemi sensoriali specializzati (vista e udito).

E’ stato riscontrato che l’olfatto occupa un posto speciale nella localizzazione del nostro passato evolutivo, poiché le regioni cerebrali dedicate all’elaborazione degli odori costituiscono le strutture più antiche dell’evoluzione dei mammiferi e si focalizza su due aspetti:

se questo tipo di comunicazione può essere avviata anche tra due specie molto “vicine” come ambiente evolutivo all’uomo (cani e cavalli);

se tali segnali chimici olfattivi influenzano lo stato d’animo dell’ “interlocutore”;

Gli esseri umani possono comunicare con gli odori del corpo. Il tipo di informazione mediata dagli odori va dallo stato emotivo alla malattia, al sesso, alla parentela, alla preferenza sessuale e alla compatibilità di accoppiamento. Questa ricerca mostra come il sudore umano possa veicolare non solo stati emotivi negativi (paura e disgusto), ma anche emozioni positive come la felicità.

i cani sentono l’odore delle emozioni umane?

Le specie sinantropiche come i cani e i gatti sono particolarmente specializzate nella chemio-ricezione interspecifica. I cani, indipendentemente dal loro grado di addestramento, possono formare un legame di attaccamento molto forte con le persone. Hanno sviluppato un’alta sensibilità ai gesti umani potendo finanche imparare le parole.
Ad esempio l’etologo Marcello Siniscalchi e colleghi hanno condotto indagini che rivelano come il cervello canino elabori le emozioni umane in modo asimmetrico (ne abbiamo parlato qui).

La loro ricerca su cani maschi ha mostrato un uso differenziato della narice destra o sinistra quando i cani fiutavano rispettivamente odori di ansia umana e canina.

Lo studio del dott. Biagio D’Aniello, di cui sopra, ha indagato sugli effetti degli odori emozionali umani sui cani, monitorando 40 retriever (tra labrador e golden). I cani hanno provato individualmente tre tipi di odori: felicità, paura e neutro, attraverso una fiala protetta posta al centro di una stanza sperimentale. Monitorando frequenza cardiaca ed il comportamento si è visto che erano significativamente diversi: un odore umano felice evocava comportamenti felici da parte dei cani, mentre l’odore della paura umana innescava la stessa emozione.

come si condividono informazioni inconsce tra specie diverse?

Questi risultati indicano che il trasferimento di informazioni emotive tra diverse specie può essere dovuto a processi diversi:

un possibile meccanismo può essere rappresentato dalla volatilità dei composti organici (VOCs) che attivano comportamenti e stati fisiologici specifici delle emozioni;

un processo di apprendimento associativo;

Ma, poiché gli odori umani sono stati raccolti da persone adulte del Portogallo senza aver avuto alcun contatto con i cani dello studio, ciò dimostra che i cani sappiano riconoscere una specifica impronta chimica reagendo di conseguenza.

I cani sentono l’odore delle emozioni (anche umane)

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